Argilla
L’argilla usata per realizzare oggetti con la tecnica Raku, deve avere caratteristiche particolari, perché questo processo sottopone il manufatto ad uno shock termico rilavante.
Le argille che, allo stato naturale, hanno un alto contenuto refrattario (allumina e silice) sono adatte allo scopo.
Si può anche preparare un corpo argilloso che abbia tutte le caratteristiche necessarie per la tecnica Raku. Basta mettere insieme quei materiali che contribuiscono a impedire che l’oggetto, durante la cottura ed il brusco raffreddamento, abbia a rompersi.
Un’argilla rossa da maiolica, con l’aggiunta di argilla refrattaria e sabbia silicea, può essere idonea allo scopo. Argille di varia natura e provenienza, possono essere miscelate per ottenere un impasto adatto. Dipende da noi e dalla conoscenza che abbiamo dei materiali che possiamo reperire, e mettere insieme, ottenere quell’impasto che abbia doti di resistenza.
Elenco dei materiali adatti a migliorare la resistenza di un’argilla agli shock termici:
Chamotte. Si può comperare presso i rivenditori di materiali ceramici. La si può anche ottenere dalla frantumazione e macinazione di argille allo stato secco; bisogna poi cuocerla, e passarla attraverso setacci di varia tessitura, per ottenere granulometrie diverse.
Sabbia Silicea. Sabbie silicee di diversa granulometria, possono essere acquistate presso i rivenditori di materiali ceramici. Nella composizione di un impasto, chamotte e sabbie silicee sono intercambiabili.
Cenere vulcanica (pomice). E’ reperibile presso i rivenditori di materiali ceramici o presso i negozi di casalinghi.
Talco. Il talco industriale è anch’esso in vendita presso i rivenditori di materiali ceramici.
Allumina o idrato di allumina. Reperibile nello stesso modo.
Argille refrattarie. Sono argille molto ricche di allumina e silice, resistenti alle alte temperature e agli shock termici. In vendita presso i rivenditori di materiali ceramici o presso industrie per la lavoraziuone delle argille.
Ball clay. Argilla inglese adatta ad aumentare la plasticità di un impasto argilloso. In vendita presso i rivenditori di materiali ceramici.
Le argille da usare sono: argille refrattarie, argille per il grès, ball clay, argille per maiolica, argille pirofile, bentonite.
Per rendere la struttura del pezzo più porosa, quindi più elastica, si usano: argille refrattarie, chamotte, sabbie silicee, pomice.
Per aumentare la plasticità dell’impasto: argille plastiche per maiolica, ball clay, argilla da grès, talco. pomice.
La resistenza al fuoco si ottiene con: caolino, silice, feldspato.
Sono resistenti agli sbalzi di temperatura: chamotte, silice, argilla refrattaria, argilla da grès, talco, pomice
Lo stato dell’argilla (plastico o liquido) dipende dal tipo di foggaitura che si intende adottare per la realizzazione degli oggetti. Si possono fare pezzi di qualsiasi dimensione, ciò dipende naturalmente dal tipo di forno e dalla sua grandezza. Non ci sono limiti nella realizzazione di opere con la tecnica Raku. Non bisogna pensare che la dimensione ottimale sia quella della ciotola, come nel Raku tradizionale giapponese.
Tutte le tecniche sono possibili per la realizzazione dei pezzi: a colombino, a lastra, al tornio, a colaggio, ecc., e tutti gli utensili sono utilizzabili per caratterizzare la superficie degli oggetti.
Gli elementi che compongono un impasto argilloso per Raku, vanno misurati a peso o a volume allo stato secco,e quindi impastati.
L’impastamento deve essere fatto con attenzione al fine di eliminare l’aria all’interno dell’argilla (fig. 60).
Fonte: Nino Caruso Ceramica Raku 2^Ed